Twitter, il famoso social network, non se la passa bene dal punto di vista economico. E' stato più di una volta oggetto di critiche perché il modello di business sembrava non portare i ricavi richiesti.

Anche nel 2018, i dati societari riportano un calo degli utenti.

A me, personalmente, piace molto: è il sistema che uso per tenermi aggiornato sulle news, lo trovo rapido e semplice.

Ma a parte le questioni economiche, la cosa interessante è la strategia di comunicazione che negli ultimi tempi è stata adottata. In stile Twitter. Ovvero: messaggi sembrano figli un account hackerato, conversazioni con il proprio CEO, risposte simpatiche ed irriverenti, che spesso non si trovano in aziende di questo calibro, di norma abituate a tenere un profilo comunicativo "più alto".

Così il 19 settembre Twitter lancia un messaggio: "Tweet, tweet". E i follower si scatenano.

Non è l'unica occasione. La domanda che pongo è: come devono comunicare le aziende con i propri follower? E' possibile seguire una linea e poi cambiarla? Quali risultati si possono ottenere?

La comunicazione sui social network è un ambito che offre molte opportunità alle aziende, ma anche molti rischi. Conviene affidarsi a un (o un team) professionista o meglio il fai da te in casa?

La tua azienda che rapporto ha con i social network? Oggi sono uno dei canali preferiti per i clienti consumer, perché permettono una immediatezza di contatto mai avuta prima.

Non esserci, significa lasciare spazio alla concorrenza. Esserci ma non presidiare bene il canale, significa lasciare opportunità alla concorrenza.

Quindi, come sempre, è una attività che va pianificata e alla quale va dedicato il giusto tempo e budget.

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