Il prezzo – soprattutto in ambito business – non è più il motivo principale.
Prendo spunto dall’ultimo report di TelecomPaper (lo trovate qui) che riporta la classifica dei paesi EU in relazione del costo della telefonia mobile.
Ho trovato un altro interessante report, redatto dal Canadian Radio-television and TLC Commission (qui), che confronta le tariffe in Canada e altri paesi stranieri. Anche in questo report è presente l’Italia.
Non voglio entrare nei dettagli, mi interessa ribadire un concetto molto semplice: in Italia il costo della telefonia mobile è calato drasticamente negli ultimi anni. Dal 2000, grazie alla concorrenza, i prezzi sono crollati. Probabilmente siamo il paese dove si spende meno.
Approfondiamo la questione nel mondo business. Oggi la telefonia mobile per una azienda è una commodity. Serve e deve funzionare. Punto.Il calo di prezzi ha portato un inevitabile calo nella qualita’ del servizio.
L’ago della bilancia ideale, che contrappone prezzo e qualità del servizio, si sposta continuamente. Oggi le differenze tra i principali operatori di telefonia mobile aziendale, sono minime. I prezzi si sono allineati, tant’è che per gioco avevo creato un roBot che può consigliarti la tariffa migliore esclusivamente ponendo qualche domanda al cliente (clicca qui se vuoi provarlo su Telegram). Il Bot ovviamente è una provocazione, ma neppure tanto: vuole dimostrare come sia semplice scegliere il proprio operatore telefonico esclusivamente comparando i prezzi. > Allora perché oggi le aziende cambiano operatore telefonico? Nella maggior parte dei casi, per trovare un servizio migliore. E per questo, sono disposti a spendere di più.
Certo c’è sempre un equilibrio da mantenere. Ma avere un servizio più efficiente ed efficace, si traduce in maggiore operatività, minori costi indiretti e probabilmente più produttività. Spesso quando il cliente si “lamenta del prezzo”, è solo una questione di analisi: io in questi casi mi comporto proprio come farebbe un medico. Analizzo il paziente: se è malato, propongo la cura, se è sano (ovvero ha già un contratto con un ottimo rapporto costi/benefici/servizi, situazione che accade frequentemente) lo rassicuro e gli confermo che ha fatto la scelta migliore.
E passiamo a parlare d’altro. Ricordiamoci infine che, quando parlo di “qualità del servizio”, “miglior servizio”, ecc, non mi riferisco a quanto erogato dal provider (che do per scontato…. almeno per certi operatori…), ma alla differenza che noi account/consulenti/commerciali possiamo fare. Anche sui servizi, le TELCO sono (purtroppo) allineate tra loro, con poche differenze.
Il nostro ruolo – lavorando con i provider – è spesso anche quello di semplificatori. > La vera differenza è nel supporto al cliente, nel fare in modo che tutto fili liscio, nella risoluzione dei problemi, nell’anticipazione delle esigenze.
Conclusione. Fino a che la telefonia mobile in azienda sarà vista come commodity fine a se stessa (e non come una parte del sistema di comunicazione dell’azienda… ma questo è un’altro discorso), nel futuro ci dobbiamo aspettare aumenti di prezzo, a fronte di servizio migliore. Oppure, si cambia e prova a spendere meno. Il bello, è che il cliente può scegliere.