Il mondo del lavoro cambia più velocemente di quanto pensiamo.

C’è solo una risposta alla domanda che pongo nel titolo: no. Per la prima volta nella storia stiamo assistendo ad una serie di cambiamenti radicali nel mondo del lavoro. Non più dal punto di vista legislativo o fiscale. La tecnologia sta evolvendo sempre più velocemente e si sta “insidiando” nella nostra vita sempre di più: questo secondo me è un bene, ma solo se siamo pronti a gestire questo cambiamento. **Nel mondo del lavoro questo porterà nuove opportunità impensabili oggi, ed allo stesso tempo cancellerà letteralmente alcune professioni. ** Alcuni esempi? - UBER, ha prima portato via una parte di mercato ai tassisti. Cosa faranno tassisti, camionisti, autisti di autobus, ecc, quando avremo le auto a guida automatica?

  • AMAZON GO: il video è più esplicativo che mai. Anche per chi fa il commesso o lavora alle casse, il tempo è limitato.
- SKYPE: la nuova versione di [Skype Preview ](https://blogs.skype.com/news/2016/12/08/windows-insiders-try-skype-translator-calls-mobiles-landlines/)prevede il traduttore real time per le chiamate da telefono mobile. Vita dura anche per i traduttori umani?

Immagino che il primo pensiero sia “ma sì, c’è ancora tempo, prima che tutto questo accada”. Probabilmente sì, ma il problema è un altro. Se non usiamo il tempo che abbiamo ora a disposizione per cambiare prima noi, per dotarci degli strumenti giusti, della formazione necessaria, allora saranno guai. > Sta cambiando un paradigma. Il problema non è quello di trovare un lavoro, ma di avere le competenze per svolgere un lavoro che oggi non c’è, ma domani sì.

Ed i processi di adattamento non sono rapidi come sembrano. Abbiamo una opportunità. Sprecarla significa rimanere domani alla finestra, senza un lavoro, lamentandosi perché un software farà quello che noi facciamo oggi, ma lo farà meglio, più velocemente, senza errori e costando meno.