L'altro giorno, esattamente il 17 Ottobre, Durov Pavel - il fondatore di Telegram - ha inviato un messaggio sul suo canale, che vi riporto:
E' solo l'ultima comunicazione di una serie, che ha come obiettivo quello di evidenziare quali siano le differenze profonde tra Telegram e le altre applicazioni di messaggistica.
Personalmente stimo molto Pavel per quello che ha realizzato e per la "battaglia" che porta avanti con fermezza: ha costruito un servizio, gratuito, con livelli di sicurezza senza eguali e performance di tutto rispetto.
In Telegram abbiamo la rara libertà di fare ciò che i nostri utenti si aspettano, lavorando per i loro interessi.
Inutile nasconderlo, il principale concorrente di Telegram è Whatsapp: anche se ne conosciamo i limiti, i bug, e perfino ora sembra alcune backdoor, viene usata da milioni di utenti.
Ma fino a qui nulla di male. Il problema è quando si utilizza Whatsapp per lavoro, lo si battezza (spesso inconsciamente) come strumento di messaggistica all'interno dell'azienda.
Considerati i limiti di sicurezza, le performance, la flessibilità, Whatsapp non può e non deve essere usato in ambito business. Deve essere vietato.
Nel mondo del lavoro servono strumenti sicuri, performanti e modulari: Telegram è una delle soluzioni migliori che conosca. Tant'è che ho scritto in tempi non sospetti alcuni articoli, illustrando anche come e perché utilizzarlo in ambiti specifici aziendali:
- "Perché le aziende devono usare Telegram": in questo articolo (clicca qui) racconto nei dettagli cos'è e come funziona Telegram
- "Telegram for business / 2": un altro esempio concreto di utilizzo (clicca qui)
- "Creare un assistente virtuale in 5 minuti": Telegram e le potenzialità dei Bot (clicca qui)
Quello che noto è che spesso, inconsapevolmente, i dipendenti delle aziende - per comodità, velocità e abitudine - fanno transitare su Whatsapp informazioni, dati e comunicazioni di business.
E' una pratica sbagliata, contro la quale i responsabili IT, manager ed imprenditori, devono combattere, per questi motivi:
- Whatsapp non è sicuro: oramai bug, backdoor reali o presunte, attività di cross-marketing con Facebook, sono all'ordine del giorno.
- Whatsapp non è nato come piattaforma di file sharing: le potenzialità di Telegram in questo campo sono su un altro livello.
- Whatsapp è di proprietà di Facebook: il mercato di riferimento è quello consumer e su tale requisito sono realizzate le funzionalità e gli standard di riferimento.
Il compito per il weekend? Eccolo qui:
- Verifica che nella tua azienda e nel tuo team di lavoro non si usi più Whatsapp per motivazioni legate al business (ovviamente a titolo personale ciascuno fa ciò che vuole!)
- Scarica Telegram, provalo
- Leggi qualche articolo che può ispirarti nell'utilizzo (qui sopra trovi i mei!)
- Realizza un piano di adozione per tutto il personale: qui posso aiutarti volentieri!
Se vuoi quindi qualche suggerimento su come implementare al meglio Telegram in azienda, un supporto nella formazione o configurazione, non esitare a contattarmi: puoi farlo tramite il mio assistente virtuale ;-)
https://t.me/assistente_mg_bot
A presto!