Chi lavora, come me, nel mondo delle telecomunicazioni, sta assistendo ad un cambiamento iniziato qualche anno fa. Le telco, che operano in un mercato (quello della “telefonia”) con margini in continua diminuzione, consapevoli del vantaggio competitivo che la propria infrastruttura conferisce loro, stanno approcciando nuovi mercati nei quali trovare business, ricavi, marginalità.

In particolare si possono individuare 3 macro aree: media, ICT, network (5G).

Come si traduce tutto in concreto? Significa che chi opera nel settore TLC oggi, in base al proprio know how e al proprio mercato di riferimento, può ambire ad affrontare nuove, appassionati, sfide.

L’argomento è di sicuro interesse anche per tutti gli imprenditori che vogliono capire meglio perché è necessario iniziare (o continuare) il processo di digitalizzazione della propria azienda, indipendentemente dalla dimensione: se non lo fate ora, lo farà prima di voi un vostro concorrente, e la storia sappiamo come andrà a finire.

Smart working, collaborazione, sicurezza, IoT: sono solo alcuni degli ambiti che possono incrementare definitivamente la produttività di una realtà aziendale.

Lavorando nel settore business, a fianco di aziende e PMI, ho iniziato da alcuni anni a specializzarmi, soprattutto negli ambiti che mi piacciono in modo particolare: unified communication e sicurezza informatica. I provider possono offrire soluzioni molto interessanti. Credo però che il mondo ICT vada prima studiano e analizzato: già le telco hanno – a mio avviso – un problema di brand, di riconoscimento (ne ho parlato in questo articolo), inoltre oggi “quasi tutto può essere considerato ICT”.

Ne consegue che fare confusione e prendere abbagli diventa facile e pericoloso.

Per questi motivi, voglio condividere con voi un documento che ritengo molto interessante, l’Assintel Report 2018 ICT: una analisi dettagliata ed approfondita del settore in Italia.

I dati contenuti sono molti: ho cercato di evidenziare quelli più interessanti dal mio punto di vista, quelli che possono essere utili durante una discussione con un cliente, con un partner, durante una analisi di un progetto.

Soprattutto quelli che permettano una riflessione su questo settore: se è vero che può essere un’opportunità (e su questo non ci sono dubbi) allo stesso tempo il rischio e quello di arrivare “impreparati” senza conoscerne le logiche, considerando che la concorrenza è molta e spesso con ottimi profili qualitativi. Ma altrettanto spesso la “concorrenza” può essere un partner prezioso che chi lavora al fianco di un provider.

Insomma, è una ragnatela interessante da districare. Ovviamente questo report non è la bibbia, ma può essere un punto di partenza per una interessante discussione. Le conclusioni alle quali si arriva sono molteplici: sintetizzo qui i punti che ho trovato più interessanti.

ASSINTEL REPORT 2018 ICT: la mia personale sintesi

Il 2018, per il mercato ICT sarà in crescita. Lenta (+1,3%), ma crescita. Rimane invariato il comparto telecomunicazioni, anzi con una leggera flessione. Non tutte le imprese sono pronte a cavalcare la trasformazione digitale: mancano in primis spesso le competenze. Quasi la metà della spesa ICT prevista per il 2018 sarà trainata dalle aziende con più di 250 dipendenti. In aumento la spesa per i servizi di TLC mobili, che però non copre la diminuzione prevista per rete fissa e broadband.

Le principali priorità di business saranno orientate verso il miglioramento della soddisfazione dei clienti e la loro fidelizzazione.
Le piccole e medie imprese mostrano la tendenza ad agire – in ambito di trasformazione digitale – sulla base delle esigenze contingenti, con una visione nel breve termine. Mobility e Cloud saranno comunque i paradigmi principali che tutte le imprese affronteranno. La formazione del personale rimane, purtroppo, in coda alle varie attività: basti pensare che la maggior parte delle imprese ha dedicato nell’ultimo anno meno di 4 ore di formazione per addetto.

Per quanto riguarda le priorità IT, troviamo in prima battuta la riduzione e controllo dei costi, per poi passare all’ottimizzazione dei processi. La sicurezza, anche alla luce del GDPR in arrivo, trova una sua collocazione tra gli obiettivi principali per il 2018.

Potete leggere e scaricare il report – con i miei highlights – direttamente da questo link -> http://bit.ly/report-ICT