Tracce Digitali(*) è il titolo che ho dato ad un nuovo progetto, una presentazione per dirla alla vecchia maniera, che sto preparando, dove racconto quanto sia importante oggi curare gli aspetti relativi alla nostra privacy.

Perché? E' presto detto. Oggi le meraviglie della rivoluzione digitale hanno cambiato i nostri comportamenti. Utilizziamo spesso in maniera quasi "compulsiva" strumenti online, sia a titolo personale che professionale:

  • social network
  • sistemi di messaggistica
  • strumenti connessi (smartphone, PC, dispositivi IoT, etc)
  • blog, siti internet

Per comunicare meglio, più velocemente. Tutto questo ci ha portato innumerevoli vantaggi, ma a discapito di cosa?

Beh, certamente uno degli aspetti che sono diventati "merce di scambio" per poter usufruire di servizi online, in particolare di alcuni social network, è quello relativo ai nostri dati personali.

Non ce ne rendiamo conto, ma la nostra privacy, intesa in questo caso come quell'insieme di informazioni che ci identificano direttamente o fanno riferimento ad alcuni dei nostri comportamenti, rischia di essere in pericolo.

Il problema è che - senza rendercene conto - lasciamo informazioni personali accessibili pubblicamente a (quasi) tutti.

L'Open Source Intelligence - OSINT - si occupa principalmente di questo, ovvero di raccogliere queste informazioni, catalogarle ed analizzarle.

Un esempio "simpatico" - ma che mostra quanto le nostre informazioni possano esportci - l'ho trovato durante una delle mie ricerche.

I Know Where Your Cat Lives

Letteralmente "so dove vive il tuo gatto": è una applicazione web che raccoglie foto di gatti e gattini - rigorosamente pubbliche - postate dagli utenti su alcuni siti web (Flickr, Twitpic, Instagram, ed alcuni altri).

Una volta copiata la foto, vengono analizzati i metadata - ovvero quelle informazioni presenti nel file della foto che aggiungono dati importanti - tipo:

  • marca e modello della fotocamera usata
  • risoluzione della fotografia
  • coordinate GPS
  • autore

Non tutti questi metadata sono sempre presenti, inoltre la lista di cui sopra è solamente un esempio di tali informazioni.

Un punto voglio quindi sottolineare:

le immagini che pubblichiamo sui social network o su piattaforme di condivisione, potrebbero contenere informazioni che non vogliamo rendere pubbliche

Più in generale, una delle lezioni che possiamo imparare e mettere in pratica da subito, è quella di verificare come abbiamo impostato i livelli di privacy delle applicazioni che utilizziamo.

Essere consapevoli che chiunque possa accedere alla nostra posizione, sapere con chi abbiamo passato del tempo, a quale festa siamo andati, quali siano le nostre preferenze e abitudini, è un primo passaggio fondamentale per la sicurezza online.

In un precedente articolo - dove raccontavo l'attacco hacker subito dal profilo instagram di Elisabetta Franchi - riportavo una serie di informazion che ho reperito online: dati pubblici, che se ben organizzati, possono fornire un quadro interessante.


Ti aspetto su Twitter, LinkedIn e sul canale Telegram Cronache Digitali!

(*) Se ti interessa approfondire i contenuti del progetto Tracce Digitali per proporlo nella tua azienda, associazione o gruppo, contattami (LinkedIn o Twitter): questa attività non rappresenta per me un business. Aumentare la consapevolezza sulla Cyber Security è la mia missione!