Il problema di Telegram è che, per spiegarlo, lo si definisce “uguale a WhatsApp”. In realtà è un’altra cosa:è un servizio di messaggistica basato sul cloud con sincronizzazione immediata(definizione nelle FAQ di Telegram).

In pratica, è un servizio con il quale possiamo **condividere file di ogni tipo (ovvero inviarli da un altro utente) della dimensione max di 1.5GB – e ritrovarli su ciascun dispositivo (smartphone, PC, notebook, ecc). Possiamo così anche decidere di non salvare i file ma lasciarli nel cloud di Telegram.

Aggiungiamo altri due punti di forza dell’app: velocità e sicurezza. Telegram adotta un algoritmo per criptare i nostri messaggi molto sicuro (qui tutti i dettagli ->https://core.telegram.org/techfaq).

Inoltre la piattaforma è continuamente ottimizzata per avere performance velocistiche da brivido.

Già il semplice fatto che i nostri messaggi su WhatsApp “possano” essere letti da Facebook per campagne di marketing, la dice lunga su quanto queste due piattaforme siano diverse tra loro.

Con queste premesse Telegram ha tutte le caratteristiche per essere un valido strumento di lavoro al fianco di aziende e professionisti. Vediamone le caratteristiche principali e alcuni esempi di utilizzi business oriented.

File storage, messaggi, gruppi e chat

Queste sono le funzioni principali di Telegram, quelle più simili a WhatsApp. Le differenze però non sono banali, in particolare:

  • Possiamo inviare file di qualsiasi tipo fino a 1.5GB di dimensione. Quante volte usiamo impropriamente la nostra email o servizi tipo WeTransfer per inviare file di grandi dimensioni?
  • Sicurezza: conosco titolari di azienda e manager di grandi e piccole aziende che inviano messaggi dal contenuto riservato utilizzando WhatsApp.
  • Chat: possiamo creare gruppi più ampi rispetto a WhatsApp oppure chat segrete con messaggi che si autodistruggono dopo alcuni secondi

Tutto questo si traduce in una nuova opportunità che un’azienda – piccola o grande che sia – possa cogliere, affiancando Telegram ai propri sistemi di messaggistica e storage.

Canali

I canali sono un comodo e veloce sistema di comunicazione broadcast (1 a molti). Il funzionamento è molto semplice: quando sono iscritto ad un canale posso riceverne i contenti. Fine. Per contenuti si intende qualsiasi cosa: testo, foto, link, file, ecc. E’ facile così intuire che il canale è un ottimo sistema per aggiornare un gruppo di persone (clienti, fornitori, forza vendita, lead, ecc.)

Bot

I bot sono la nuova frontiera delle applicazioni (ne ho parlato ad esempio qui): sono software che interagiscono con l’utente utilizzando l’app stessa per comunicare. In pratica possiamo chattare con un utente (software) che rispondere alle nostre richieste, in funzione di come è stato programmato. Telegram ha API pubbliche con le quali è possibile creare qualsiasi tipo di bot. Le applicazioni sono innumerevoli, riporto alcuni esempi:

  • Ambito commerciale: bot che fornisce su richiesta i prezzi di un oggetto, presenti in un listino
  • Ambito tecnico: bot che fornisce documenti tecnici relativi a un determinato progetto
  • Ambito customer care: bot che recupera le informazioni di un cliente, fornisce assistenza di primo livello ed inoltra la richiesta all’help desk
  • Ambito e-commerce: bot riceve un ordine, chiede informazioni aggiuntive al cliente e processa l’ordine

Come implementare Telegram in azienda

La soluzione che propongo è valida per aziende di qualsiasi dimensione (quindi anche per i liberi professionisti). Innanzitutto una premessa importante: come accennato all’inizio Telegram deve affiancare le applicazioni aziendali (messaging, unified communication, cloud storage) non sostituirle.

  1. Individuare obiettivi e ambiti di implementazione. Come può Telegram supportare l’azienda? Ecco alcuni esempi di utilizzo:
  • [canali] Comunicazioni verso clienti e/o fornitori e/o lead
  • [canali] Affiancamento a newsletter
  • [canali] Aggiornamento rete vendita/dealer
  • [gruppi] Formazione
  • [gruppi] Condivisione temi di reparto
  • [gruppi] Help Desk
  • [bot] Supporto vendite
  • [bot] e-commerce assistant
  • [bot] Gestione clienti
  1. Definire una policy di utilizzo. Essendo ogni account Telegram associato a ciascuna persona e non ad una funzione/reparto aziendale, è necessario individuare chi sono gli utilizzatori. Ad esempio, nel caso di comunicazioni tra la sede aziendale e una rete di negozi, bisogna individuare chi all’interno del negozio sarà l’interlocutore abilitato a ricevere le comunicazioni. Nulla di nuovo, ma è sempre meglio definire questi aspetti prima perché le organizzazioni sono tutte diverse l’una dalle altre. Il mio parere è che più si allarga la popolazione aziendale abilitata all’utilizzo di Telegram, meglio è.
  2. Privacy. Ricordatevi che i canali possono essere pubblici o privati mentre i bot no (al momento). Questo significa che dobbiamo selezionare bene i contenuti che rendiamo disponibili con questi automatismi.
  3. Iniziare ad usarlo! Oltre agli ambiti sopra menzionati ricordiamoci che uno dei punti di forza principale è la possibilità di trasferire file di grosse dimensioni. L’utilizzo quotidiano di questa funzionalità vi permetterà di essere più efficienti, avendo un unico repository – sempre sincronizzato su tutti i device – dove poter trovare i file che inviati e ricevuti.
  4. Fotografia. Segnalo che l’editor delle foto da mobile è veramente ben fatto 😃

Al momento sto lavorando alla realizzazione di alcuni bot che utilizzo personalmente per le mie attività quotidiane. Se volete contattarmi velocemente, mi trovate qui -> https://telegram.me/ilgovo