Oggi, connettere la propria azienda ad internet è l'elemento fondamentale per poter accedere ad una serie di servizi, necessari persino all'esistenza stessa dell'azienda.

Ma c'è di più: avere una connessione performante, stabile, scalabile e flessibile, permette di poter abilitare la propria attività a servizi innovativi.

Sicurezza informatica, archiviazione documentale, telelavoro: sono solo alcuni degli ambiti che possono trarre vantaggio da una connessione a banda larga professionale.

Allo stato attuale non ci sono dubbi: l'unica tecnologia che permette di portare alle aziende un servizio del genere, è la fibra ottica dedicata punto-punto, la così detta FTTH (Fiber To The Home).

Oggi però sul mercato vengono pubblicizzate varie tipologie di collegamento in fibra ottica, creando così parecchia confusione: ad esempio, una offerta FTTH in tecnologia G-PON è molto diversa da una punto-punto.

Schema collegamento Punto-Punto (in alto) e G-PON (in basso)

Anche i lettori meno tecnici possono capire subito guardando questa foto la differenza tra i due tipi di collegamento in fibra ottica.

Il risultato è semplice: avrò una connessione meno performante e non scalabile, più apparati che intervengono sulla linea, un prezzo più basso. Attenzione: non è detto che non vada bene per le vostre esigenze!

Come sempre vanno chiariti e valutati vari aspetti che amo riassumere in 3 punti:

  • Obiettivo da raggiungere
  • Budget a disposizione
  • Sogni nel cassetto (progetti futuri)

Ecco perché investire tempo parlando con i provider è un passaggio importante quando si vuole scegliere una connessione dati per la propria azienda, o si vogliono valutare alternative.

La regola del prezzo

C'è una regola molto semplice quando si parla di prezzo di una connessione broadband:

prezzo connessione = banda minima garantita

Questo significa quello che pago rispecchia sempre la quantità di banda minima garantita (nei contratti è chiamata BMG o MCR).

Perché? Semplice, gli operatori hanno dorsali con una banda ampia ma limitata: questo è quindi il core business ed è quanto viene venduto sul mercato.

Molto spesso è possibile trovare Telco che forniscono collegamenti in fibra ottica non specificando la banda minima garantita, oppure - peggio ancora - fornendo al cliente solo il valore della banda di picco: questo giochetto crea confusione non permette di confrontare le offerte.

Ad esempio potreste trovare indicato "Banda 100Mbps" con una banda minima garantita di 30Mbps: voi state pagando 30Mbps non 100! La vostra linea probabilmente andrà in alcuni momento anche a 100Mbps, ma si tratta un calcolo probabilistico: sconsiglio a chiunque di mettere la vita della vostra azienda su un filo che può rompersi in maniera casuale.

Chiedete e pretendete sempre che nelle offerte e nei contratti sia specificata la banda minima garantita.

E' un dato di fatto che oggi gli operatori con la rete in fibra ottica più estesa in Italia siano TIM e Fastweb: potendo contare su una capillare distribuzione del servizio, raggiungono buona parte del territorio.

Come potete vedere dal mio profilo LinkedIn, svolgo la mia attività commerciale con Fastweb: il mio valore aggiunto? Quello di poter offrire al cliente una strategia ed un ventaglio di soluzioni, figlie dell'esperienza maturata in più di 20 anni di lavoro nel mondo delle telecomunicazioni, dove ho avuto la fortuna di approcciare le metodologie e le strategie dei maggiori provider, apprezzandone pregi e difetti.

Fastweb inoltre ha da poco svolto un upgrade a 300Gbps della propria dorsale, grazie alla tecnologia resa disponibile da Coriant (qui l'articolo), al fine di offrire una migliore qualità di connessione ai propri clienti, facendo sì che l'investimento sia mantenuto nel tempo.

Se sei interessato ad approfondire questo tema, se stai cercando una valida alternativa, compila il form qui sotto: ti contatterò entro 24 ore. Senza alcun impegno, ovviamente!