Dati. 4G Advanced. Controllo. UCC.
Prendo spunto dalla notizia riguardante le nuove embedded sim (e-sim) che saranno introdotte in Italia a breve (inizia per prima TIM con lo smartwatch Samsung Gear) per una riflessione sul mondo della telefonia mobile, in ambito business: quali saranno le novità per il prossimo anno?
Oggi la telefonia mobile nelle aziende, così come la conosciamo tutti, è diventata una commodity, un servizio che ci deve essere, deve avere determinati standard qualitativi minimi, e non deve creare problemi. Punto.
L’apertura del mercato alla concorrenza ha portato negli ultimi anni una discesa verticale dei prezzi, sia in ambito consumer che business: in media, oggi, il prezzo mensile che un’azienda paga (sono prezzi indicativi, variabili in funzione di molti parametri) all’operatore per una SIM illimitata in Italia può variare tra 15€/25€/mese, 30€/40€ mese se comprendiamo anche l’Europa.
Le prestazioni della rete, se prendiamo i due operatori principali TIM e Vodafone (a breve, con la fusione Wind-H3G, la “classifica” sarà diversa), sono simili (Vodafone è prima, TIM seconda, secondo il test dell’Istituto Tedesco Qualità Finanza del 2016), sia come copertura che per qualità della rete dati LTE 4G.
Cosa accadrà nel 2017?
Ecco quali saranno a mio avviso le novità tangibili nel mondo business, per quanto riguarda la telefonia mobile.
- Roaming. Non succederà quasi nulla. Gli operatori anticiperanno già entro quest’anno – per cogliere al massimo le opportunità commerciali – piani telefonici onnicomprensivi per voce e dati (la quantità mensile di dati sarà comunque limitata, vedi più avanti). Vodafone ha già pubblicato una prima serie di offerte, TIM dovrebbe seguire entro Novembre. Teniamo comunque presente che già oggi gli operatori hanno tariffe flat per la voce/sms in Europa: in questo senso non cambierà nulla! La sfida (commerciale) si giocherà nel roaming negli USA e nel (così detto) “resto del mondo”.
- Rete 5G. Nulla. Il 2017 sarà l’anno dei nuovi terminali 4G LTE Advanced, tecnologia che può superare i 300 Mbps. Per i prossimi 2 anni almeno, il 4G esprimerà il suo potenziale e le telco cercheranno di massimizzare gli investimenti fatti sulla rete.
- Dati. Questo secondo me è il punto fondamentale, la vera sfida per gli operatori. I nuovi servizi e i nuovi terminali (4G) saranno sempre più connessi alla rete (vedi dopo), con velocità sempre maggiori. Risultato: “consumeranno” sempre più dati. Sulla rete fissa questo problema non lo conosciamo in quanto le tariffe sono tutte (o quasi) flat.Sulla rete mobile invece i così detti “bundle” (ovvero i “giga” a disposizione nell’arco del mese) sono limitati. E costano. Più giga servono, più devo pagare.Se fino a poco tempo fa 2GB/mese potevano essere sufficienti, oggi ne servono almeno 4GB/mese. Consideriamo che una SIM “business” può accedere a vari servizi: posta elettronica, CRM/gestionali aziendali, App aziendali, navigazione internet, geolocalizzazione, invio/ricezione foto/immagini, servizi di messaggistica (domani di UCC, vedi dopo). E soprattutto, le esigenze cambiano nel tempo e spesso anche molto velocemente: non ci sono ancora piani “flat” dati senza limitazioni di banda. Anche negli USA, alcuni operati stanno introducendo limitazioni sulla tipologia di servizi usati.
In Italia – a quanto mi risulta – al momento solo TIM con l’opzione Giga Free permette a tutti i clienti di accedere illimitatamente e senza limitazioni di banda ad applicazioni ospitate all’interno dei propri data center: molto utile per backup, file sharing, App aziendali e altro. - Controllo. Avere il controllo dei costi e una gestione completa delle SIM in real time significa poter prevedere più efficacemente il budget aziendale, non avere shock billing, offrire un servizio migliore a tutto il personale che utilizza una SIM.
Sistemi come Hubble forniscono dashboard con livelli di personalizzazione molto spinti, cosa che di norma non è possibile fare con gli operatori. I vantaggi, in termini di risparmio economico e risparmio di tempo per il personale amministrativo sono tangibili da subito. - Unified Communication & Collaboration (UCC): arriva la convergenza fisso, mobile, IT. Questa sarà la sfida più bella ed interessant, perché credo che il mercato oggi sia pronto.Da un lato si trovano soluzioni sw/hw mature, performanti e personalizzabili anche per aziende molto piccole (a partire da 4 utenti ad esempio, con possibilità poi di scalare).Dall’altro le imprese si trovano ad avere centralini telefonici che hanno terminato il “ciclo di vita”, i costi di manutenzione aumentano, e le esigenze cambiano.Se aggiungiamo a questo scenario il fatto che il rapporto prezzo/prestazioni è molto conveniente, spesso anche nelle soluzioni proposte dagli operatori (Vodafone, TIM, Fastweb e Wind hanno soluzioni di questo tipo a listino) che comprendono la componente di traffico telefonico, il gioco è fatto.