Il segreto per scegliere la migliore connessione broadband in fibra ottica per la tua azienda.

Quotidianamente questo è un argomento che tratto con i miei clienti. Oggi siamo bombardati da pubblicità e comunicati degli operatori telefonici che fanno a gara a chi “ce l’ha più veloce”. Il “muro” di 1Gbps è stato infranto sia da TIM che da Vodafone (in pochissime città e solo come test). Fastweb ha portato la sua rete a 200Mbps.

La domanda che mi sento porre spesso è: perché a casa posso avere fino a 100, 200 o 500Mbps (!!) spendendo 25€ al mese, e in azienda devo spendere centinaia di euro al mese per avere solo 10Mbps ?

Domanda più che lecita considerando quanto ho detto sopra. Cerchiamo di fare un po’ d’ordine.

Il mercato broadband domani

Che l’Italia sia il paese con la rete più lenta di Europa lo sappiamo. Il panorama che si è delineato ci porterà ad avere entro alcuni anni (2010), principalmente due reti in fibra: da un lato FiberFlash – nuovo player nato dalla join venture tra TIM e Fastweb – dall’altro Enel Open Fiber (EOP) al quale fanno capo, al momento, Vodafone, Wind, Tiscali. L’obiettivo per entrambi è portare a “casa” (e quindi anche in azienda) del cliente la fibra, la così detta Fiber To The Home (FTTH).

Il prezzo

Il prezzo è sempre in funzione della banda che l’operatore ti garantisce contrattualmente. Prezzo basso = no banda. Prezzo alto = (tanta) banda.

Indipendentemente dal tipo di linea, da come è fatta, dalla tecnologia, e da tutte le fantastiche storie che ti racconteranno, l’equazione – al momento, in Italia – è una sola. Lo ripeto: prezzo basso = no banda, prezzo alto = (tanta) banda.

Questo è un indicatore molto importante: connessioni a basso prezzo con “banda” molto alta potrebbero nascondere qualcosa che va approfondito. Attenzione: non dico che non vadano bene a priori, ma va fatta un’analisi ulteriore.

FTTH, FTTS, GBE, GPON, CAR, BMG, MCR, VDSL, FTTx, XYZ, AREA51….

Quando una azienda deve scegliere una connessione a banda larga, si imbatte in offerte e contratti contenenti una serie di sigle e acronimi che hanno il risultato spesso di mescolare le carte, confondere le idee e di rendere le offerte difficilmente paragonabili. Non voglio di certo spiegarvi cosa significano perché rischierei di cadere proprio in questo tranello.

Gli elementi tecnici principali da tenere in considerazione possono essere riassunti in:

  • serve una connessione con velocità simmetrica download / upload ?
  • che valori di ping sono necessari? Ci sono servizi in cloud o data center? Dove?
  • quanta banda è necessaria?
  • serve un backup? Di che tipo?

Questi aspetti vanno analizzati in funzione della risposta alla domanda più importante ovvero: qual’è l’obiettivo aziendale?

Ed eccoci giunti quindi alla soluzione del problema, ovvero al segreto per scegliere la connessione broadband migliore per la tua azienda.

Ecco la cosa da fare: affidarsi ad un professionista.

Spesso succede una cosa curiosa: quando si sbaglia nel scegliere una connessione broadband perchè si vuole risparmiare oppure si sceglie l’offerta meno costosa perché si crede sia quella più conveniente, quello che si ottiene invece è un aumento dei costi nel tempo.

Il problema è che l’imprenditore non ne vede la correlazione. Processi aziendali, sicurezza, velocità nel prendere decisioni, opportunità per la rete vendita: sono tutti ambiti che possono risentire di una scelta errata nella connessione broadband.

Il tempo di attesa di un cliente in fila alla cassa del negozio, ad esempio, potrebbe dipendere fortemente anche dalla velocità (o dal ping!) della connessione broadband.

Un professionista è in grado di analizzare l’obiettivo aziendale (cosa che spesso viene dato per scontata), proporre più alternative, analizzare i vari scenari e fornire un supporto nella valutazione delle varie offerte degli operatori.